
Meta sta sostituendo i fact-checker professionisti (usati dal 2016) su Facebook, Instagram e Threads con le “Note della Comunità”, un sistema dove gli utenti possono aggiungere contesto ai post (simile a X/Twitter). Il cambiamento è iniziato negli USA (Aprile 2025) e arriverà presto nel resto del mondo. Meta afferma che serve per ridurre le accuse di parzialità. A differenza di prima, le Note non comporteranno penalizzazioni automatiche (come etichette o riduzione di visibilità) per i contenuti segnalati, ma aggiungeranno solo contesto visibile agli altri utenti. Critiche sollevano dubbi sull’efficacia contro la disinformazione e sul rischio di manipolazione.
Meta Svolta sulla Disinformazione: Via i Fact-Checker, Spazio alle “Note della Comunità” degli Utenti
Meta, la società madre di Facebook, Instagram e Threads, ha avviato una trasformazione radicale nel suo approccio alla lotta contro la disinformazione online, segnando la fine di un’era iniziata nel 2016. Come preannunciato all’inizio dell’anno, l’azienda ha iniziato a dismettere gradualmente il suo programma globale di fact-checking basato su organizzazioni terze certificate, sostituendolo con un sistema di “Community Notes” (Note della Comunità) crowdsourced, ispirato al modello già in uso su X (ex Twitter).
Cosa Sta Cambiando Esattamente?
Il cambiamento è partito ufficialmente dagli Stati Uniti all’inizio di Aprile 2025. A partire da quella data, le circa 90 organizzazioni partner sparse per il mondo e certificate dall’International Fact-Checking Network (IFCN), che collaboravano con Meta per identificare, analizzare e valutare contenuti falsi o fuorvianti, non possono più valutare nuovi contenuti sulle piattaforme Meta nel mercato statunitense.
Al loro posto, viene introdotto il sistema delle Community Notes. Joel Kaplan, responsabile delle politiche globali di Meta, ha confermato l’avvio del programma, spiegando che le prime note scritte dagli utenti hanno iniziato ad apparire gradualmente sulle piattaforme negli USA. Questo sistema permette a utenti idonei (selezionati in base a criteri interni di Meta volti a garantirne l’affidabilità e la capacità di rappresentare punti di vista diversi) di aggiungere contesto, precisazioni o link a fonti esterne direttamente sotto i post ritenuti potenzialmente fuorvianti. Una nota diventa visibile pubblicamente solo se viene valutata come “utile” da un numero sufficiente di altri contributori con prospettive eterogenee, secondo un algoritmo che mira a promuovere il consenso trasversale piuttosto che la polarizzazione.
Differenza Cruciale: Niente Più Penalizzazioni Automatiche
La differenza fondamentale rispetto al passato è l’impatto sui contenuti segnalati. Il sistema precedente prevedeva che, a seguito della valutazione negativa di un fact-checker certificato, Meta applicasse etichette di avvertimento ben visibili e riducesse significativamente la distribuzione e la visibilità del post (“downranking”). Con le Community Notes, invece, non sono previste penalizzazioni automatiche in termini di visibilità o etichettatura formale da parte di Meta. La nota serve come un’aggiunta informativa, lasciando all’utente finale il compito di interpretare il contenuto alla luce del contesto fornito dalla community.
Le Motivazioni di Meta e le Critiche
Meta ha giustificato questa mossa strategica citando la necessità di adottare un metodo di moderazione che sia percepito come meno “calato dall’alto” e meno soggetto alle frequenti critiche di parzialità politica o censura che hanno colpito il programma di fact-checking fin dalla sua nascita. L’azienda punta sulla scalabilità del crowdsourcing e sulla potenziale velocità di reazione della community rispetto ai tempi, talvolta più lunghi, delle verifiche professionali.
Tuttavia, la decisione ha sollevato numerose critiche e preoccupazioni da parte di esperti di disinformazione, ricercatori e dalle stesse organizzazioni di fact-checking:
- Perdita di Expertise: Si teme che affidare la verifica a utenti comuni, seppur selezionati, porti a una perdita della rigorosa metodologia, dell’esperienza e degli standard etici garantiti dai professionisti del fact-checking (aderenti al codice IFCN).
- Rischio di Manipolazione: Sistemi basati sulla community possono essere vulnerabili a campagne coordinate da gruppi organizzati (statali o non) per promuovere certe note, sopprimerne altre o inondare il sistema, rendendolo inefficace (“astroturfing”).
- Scalabilità e Velocità Reali: Non è chiaro se un sistema crowdsourced possa effettivamente tenere il passo con la velocità e il volume della disinformazione virale, specialmente durante eventi di grande rilevanza (elezioni, crisi). L’esperienza su X mostra risultati altalenanti.
- Efficacia Limitata: Fornire solo contesto aggiuntivo, senza ridurre attivamente la diffusione di contenuti palesemente falsi o pericolosi, potrebbe non essere sufficiente a limitarne l’impatto negativo.
- Sfide su Contenuti Visivi: Il sistema delle note testuali potrebbe essere meno efficace nel contrastare la disinformazione veicolata tramite immagini o video manipolati (deepfake, meme fuorvianti), che sono prevalenti su Instagram e Facebook.
- Outsourcing di Responsabilità: Alcuni critici vedono la mossa come un modo per Meta di scaricare la responsabilità della moderazione dei contenuti sugli utenti, riducendo i costi e le critiche dirette.
Prospettive Future e l’Arrivo in Europa (e Italia)
Sebbene il programma di fact-checking di terze parti sia stato formalmente interrotto solo negli Stati Uniti per ora, Meta ha confermato che la sua dismissione avverrà progressivamente anche nel resto del mondo, Europa inclusa, nelle prossime settimane o mesi. Questo significa che presto anche gli utenti italiani di Facebook, Instagram e Threads vedranno comparire le Community Notes e dovranno imparare a navigare questo nuovo sistema di “verifica dal basso”.
Questa transizione si inserisce in un dibattito più ampio sul futuro della moderazione dei contenuti online, tra la necessità di contrastare la disinformazione e le accuse di censura, i costi operativi e le pressioni normative (come il Digital Services Act europeo, che impone obblighi specifici alle grandi piattaforme). Resta da vedere se il modello Community Notes si dimostrerà un passo avanti o un arretramento nella difficile lotta contro le fake news.
Consigli per il Futuro (Come Navigare le Community Notes):
- Comprendi Come Funzionano (e i Loro Limiti): Ricorda che le Note sono scritte da altri utenti, non da esperti certificati. Una nota appare solo se valutata utile da persone con punti di vista diversi, il che dovrebbe garantirne una certa neutralità, ma non è una certezza assoluta.
- Verifica l’Accordo Trasversale: Se una nota è visibile, significa che ha ottenuto un certo consenso. Cerca di capire se questo consenso proviene da un gruppo eterogeneo (l’interfaccia delle Note a volte fornisce indizi su questo).
- Non Affidarti Esclusivamente alle Note: Considera le Community Notes come un elemento di contesto in più, non come il verdetto finale sulla veridicità di un post. Potrebbero mancare su molti contenuti o arrivare in ritardo.
- Cerca Sempre Fonti Multiple e Affidabili: Se un post tratta un argomento importante o controverso, non fermarti alla nota (o all’assenza di essa). Fai le tue ricerche incrociate su fonti giornalistiche verificate, siti istituzionali o database di fact-checking indipendenti.
- Mantieni il Pensiero Critico (su Tutto): Sia il post originale che la nota della community vanno letti con spirito critico. Chiediti: chi ha scritto la nota? Quali prove porta? C’è un possibile bias anche nella nota?
- Ricorda l’Assenza di Penalità Automatiche: La presenza di una nota critica non significa che Meta stia riducendo la visibilità del post originale. Potresti vedere contenuti segnalati da note raggiungere comunque un vasto pubblico.
- Segnala Contenuti Dannosi Separatamente: Le Community Notes servono per aggiungere contesto. Se ritieni che un contenuto violi le policy di Meta per altri motivi (incitamento all’odio, molestie, spam, nudità, etc.), usa gli strumenti di segnalazione standard della piattaforma.

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