Per chi ha fretta

È in corso una pericolosa campagna di phishing che sfrutta l’ansia legata alla sanità pubblica, in particolare rivolta ai cittadini della Lombardia. I truffatori inviano email che sembrano provenire da società di recupero crediti per presunti mancati pagamenti sanitari, citando dettagli veri di prestazioni mediche per aumentare la credibilità. Il messaggio invita a saldare un piccolo debito su un conto corrente estero (spesso spagnolo). Si tratta di una frode per estorcere denaro e rubare dati personali. La Polizia Postale raccomanda di non pagare, di non cliccare su alcun link e di segnalare subito la truffa.


La nuova frontiera del phishing: truffe che simulano debiti sanitari

La criminalità informatica sta affinando sempre più le proprie tecniche, abbandonando i messaggi generici in favore di attacchi mirati e altamente credibili. L’ultima ondata di frodi documentata dalla Polizia Postale riguarda l’invio di email ingannevoli, che utilizzano il settore sanitario come esca, con un’attenzione particolare ai cittadini della Lombardia.

Queste email, che imitano le comunicazioni di una società di recupero crediti, colpiscono la vittima su un nervo scoperto: il timore di avere debiti non saldati, soprattutto in un ambito sensibile come la sanità. La truffa si basa sulla capacità dei criminali di rendere il messaggio estremamente realistico. L’oggetto dell’email è personalizzato con il nome e cognome del destinatario e, aspetto ancora più inquietante, il corpo del testo fa riferimento a prestazioni sanitarie o ricette realmente effettuate. Questo livello di dettaglio suggerisce che i truffatori abbiano avuto accesso a banche dati compromesse contenenti informazioni parziali sui cittadini.

Il messaggio invita a “regolarizzare la propria posizione” versando una somma relativamente contenuta (circa 40 euro), un importo scelto per indurre la vittima a pagare rapidamente senza pensarci troppo. La richiesta di versamento, tuttavia, punta a un IBAN estero, spesso spagnolo. Questo è uno degli indizi più chiari della frode, poiché le transazioni per il servizio sanitario nazionale o le sue filiali ufficiali avvengono su conti bancari italiani e verificabili.

Secondo gli ultimi aggiornamenti della Polizia Postale, le campagne di phishing che sfruttano la sanità pubblica e i servizi essenziali sono in aumento. Dopo i tentativi di truffa che usavano il nome di INPS o di agenzie fiscali, i criminali si stanno concentrando sul sistema sanitario, spesso inviando anche false email a nome del Ministero della Salute o relative al Fascicolo Sanitario Elettronico. L’obiettivo non è solo estorcere piccole somme, ma anche acquisire dati anagrafici e bancari completi per futuri furti d’identità o frodi finanziarie più consistenti.

Consigli per evitare il problema e rimediare

Come evitare la truffa (Regola d’oro: Non fare nulla di fretta!):

  • Verifica sempre la fonte: Non considerare mai un’email o un SMS come autentico solo perché contiene i tuoi dati. I servizi sanitari o di recupero crediti ufficiali non chiedono di saldare debiti tramite bonifici diretti a un conto corrente estero.
  • Controlla l’IBAN: Se viene richiesta una transazione, verifica che l’IBAN corrisponda a un conto italiano e che l’intestazione sia quella della Pubblica Amministrazione o dell’ente sanitario. Un IBAN straniero per un debito sanitario locale è un segnale di truffa.
  • Non cliccare o scaricare: Non cliccare su link o allegati contenuti nell’email. Questi potrebbero installare malware o reindirizzare a siti falsi per la raccolta di dati.
  • Usa i canali ufficiali: In caso di dubbio, non rispondere all’email. Chiama direttamente il numero verde ufficiale della Regione o dell’ASL di competenza, oppure accedi al tuo Fascicolo Sanitario Elettronico tramite i canali ufficiali per verificare la tua posizione debitoria.

Cosa fare se si è cascati nella trappola:

  • Blocca il bonifico: Se hai appena effettuato il bonifico, contatta immediatamente la tua banca per tentare di revocarlo o bloccarlo. Le procedure per i bonifici esteri possono essere complesse, ma l’azione immediata è fondamentale.
  • Cambia le password: Se l’email conteneva link e hai inserito credenziali di accesso (anche quelle di posta elettronica), cambiale immediatamente.
  • Sporgi denuncia: Raccogli tutta la documentazione (email, estremi del bonifico) e denuncia l’accaduto alla Polizia Postale. Questo è essenziale per avviare le indagini e impedire che altri vengano truffati.

#checkblacklist #sanità #phishing #cybercrime


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *