
Un’importante operazione coordinata dalla Procura della Repubblica di Genova ha portato allo smantellamento di una vasta e strutturata organizzazione criminale specializzata nelle truffe telefoniche ai danni di persone anziane, particolarmente vulnerabili a questo tipo di raggiro. L’intervento, che ha visto l’impiego di circa 300 agenti appartenenti a diverse forze di polizia, si è concentrato principalmente tra le province di Napoli e Caserta, considerate la base logistica e operativa del gruppo.
Il Modus Operandi: Leva sulla Paura e l’Affetto Familiare
La tecnica utilizzata dai truffatori era particolarmente subdola e mirava a colpire gli affetti più cari delle vittime. I criminali contattavano telefonicamente gli anziani spacciandosi per appartenenti alle forze dell’ordine (spesso Carabinieri o Polizia). Con tono concitato e autorevole, comunicavano alla vittima che un loro parente stretto, solitamente un figlio o un nipote, si trovava in gravi guai giudiziari – ad esempio, trattenuto in caserma a seguito di un incidente stradale o addirittura in stato di arresto.
Per rendere la situazione ancora più credibile e angosciante, spesso interveniva nella telefonata un complice che si fingeva avvocato. Quest’ultimo confermava la gravità della situazione e sottolineava l’urgenza di versare una somma di denaro (una “cauzione” o il pagamento di presunte spese legali) per evitare conseguenze peggiori, come l’immediato trasferimento in carcere del familiare.
La pressione psicologica, unita alla paura per la sorte del proprio caro e al rispetto istintivo per le figure istituzionali (seppur fasulle), induceva molte vittime ad acconsentire rapidamente al pagamento. Spesso, poco dopo la telefonata, un altro complice si presentava fisicamente all’abitazione dell’anziano per ritirare denaro contante o oggetti di valore (oro, gioielli) indicati come necessari per “risolvere” la situazione.
L’Operazione: Numeri e Risultati
Le indagini, durate mesi e condotte con grande meticolosità, hanno permesso di documentare ben 103 episodi di truffa andati a segno, sebbene si sospetti che il numero reale di tentativi e vittime possa essere significativamente maggiore. L’operazione ha portato all’esecuzione di 77 misure cautelari:
- 22 persone sono state arrestate e condotte in carcere.
- 55 persone sono state sottoposte all’obbligo di dimora nel comune di residenza, con l’ulteriore obbligo di presentazione quotidiana alla polizia giudiziaria.
Questo intervento ha permesso di disarticolare una vera e propria organizzazione criminale con una struttura gerarchica definita, composta da “centralinisti” (coloro che effettuavano le chiamate), “avvocati” (i complici che intervenivano nella telefonata) ed “esattori” (incaricati del ritiro fisico del denaro o dei preziosi). Numerose perquisizioni sono state effettuate nelle aree di Napoli e Caserta, alla ricerca di ulteriori prove e per sequestrare eventuali proventi dell’attività illecita.
Aggiornamenti e Contesto
Sebbene i dettagli specifici sulle persone coinvolte e sugli sviluppi giudiziari successivi a questa operazione richiedano conferme ufficiali dalle autorità nel tempo (processi, eventuali condanne), questo tipo di operazione evidenzia un fenomeno criminale persistente e particolarmente odioso. Le forze dell’ordine continuano a monitorare e contrastare queste bande, spesso radicate in specifiche aree geografiche ma capaci di colpire vittime in tutta Italia grazie all’uso del telefono. L’ammontare complessivo del denaro e dei beni sottratti in casi come questo raggiunge spesso cifre molto elevate, nell’ordine delle centinaia di migliaia di euro.
Consigli Utili per Difendersi dalle Truffe Telefoniche (e non solo)
È fondamentale che gli anziani e i loro familiari siano consapevoli di queste minacce e adottino alcune precauzioni:
- Diffidare Sempre: Mantenere un sano scetticismo verso telefonate inattese che richiedono denaro o informazioni personali, soprattutto se si fa leva sull’urgenza o su situazioni drammatiche riguardanti familiari.
- Non Fornire Dati Sensibili: Non comunicare mai al telefono dati personali, codici bancari, password o informazioni su dove si tengono denaro o preziosi.
- Verificare Autonomamente: Se qualcuno chiama dicendo che un familiare è nei guai, interrompere la comunicazione e provare a contattare direttamente il parente sul suo numero di telefono abituale. Se non risponde, provare con altri familiari o amici.
- Contattare le Vere Forze dell’Ordine: In caso di dubbi, chiamare il Numero Unico di Emergenza 112 o il numero della stazione dei Carabinieri o del Commissariato di Polizia locale (cercandolo su fonti ufficiali, non usando numeri forniti dal presunto truffatore) per verificare la veridicità della storia.
- Nessuna Richiesta di Denaro Immediata: Ricordare che nessuna forza dell’ordine o avvocato chiede denaro contante o gioielli per telefono o con ritiro a domicilio per risolvere questioni legali o evitare l’arresto. Le procedure legali sono diverse.
- Non Aprire a Sconosciuti: Non far entrare in casa persone che si presentano per ritirare denaro o oggetti preziosi a seguito di una telefonata sospetta. Chiamare subito il 112.
- Parlare in Famiglia: È importante che figli e nipoti parlino regolarmente con i propri genitori/nonni anziani di queste truffe, spiegando come funzionano e come comportarsi, senza allarmarli eccessivamente ma rendendoli consapevoli.
- Segnalare Sempre: Denunciare sempre alle forze dell’ordine qualsiasi tentativo di truffa, anche se non andato a buon fine. Questo aiuta gli investigatori a mappare il fenomeno e a identificare i responsabili.
La vigilanza e la consapevolezza sono le armi più efficaci contro questo tipo di criminalità che specula sulla fragilità e sugli affetti delle persone anziane.
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