Per chi ha fretta

Attenzione alle truffe sui social (Facebook, Instagram, ecc.) che usano nomi di marchi famosi come Barilla (ma anche molti altri: supermercati, negozi online, ecc.) per ingannare. Annunci sponsorizzati promettono regali incredibili (es. set di pasta, buoni spesa, smartphone) in cambio della partecipazione a semplici sondaggi o giochi. Cliccando, si viene reindirizzati su siti FALSI (che non sono quelli ufficiali del marchio) dove, dopo un finto gioco o sondaggio con vincita assicurata, viene chiesto di inserire dati personali e soprattutto i dati della carta di credito per pagare una piccola spesa (es. 1-3€) di spedizione o gestione. È una trappola: l’obiettivo reale è rubare i dati completi della carta per addebiti fraudolenti o per attivare costosi abbonamenti nascosti e non richiesti.


Truffe Sponsorizzate sui Social: l’Inganno dei Finti Regali Barilla (e Non Solo)

I social network, in particolare Facebook e Instagram, sono diventati terreno fertile per un tipo di truffa tanto semplice quanto efficace: l’impersonificazione di brand famosi attraverso post sponsorizzati che promettono premi e regali allettanti. Il caso delle finte offerte Barilla, particolarmente visibile in periodi come quello pre-pasquale, è solo un esempio di uno schema fraudolento che colpisce continuamente migliaia di utenti, sfruttando marchi noti per carpirne la fiducia.

Il Meccanismo della Truffa: dalla Promessa Allettante al Furto dei Dati

Lo schema è quasi sempre lo stesso e si articola in più fasi studiate per abbassare le difese dell’utente:

  1. L’Esca (Sponsored Post): Un annuncio sponsorizzato appare nel feed dell’utente. Creato da una pagina Facebook/Instagram dal nome simile a quello del brand ufficiale (a volte con piccole storpiature o caratteri speciali, come la “а” cirillica in “Ваrillа” per eludere i controlli automatici), promette un premio eccezionale (un set di prodotti, un buono spesa, uno smartphone) in cambio di un’azione semplice: partecipare a un breve sondaggio. Il testo fa leva sull’urgenza (“offerta limitata”, “solo per oggi”) e sul targeting geografico (es. “solo per le famiglie in Italia 🇮🇹”).
  2. La Deviazione (Link Ingannevole): Il post include un link. L’anteprima del link mostrata nel post può sembrare quella del sito ufficiale del brand (es. barilla.com), ma cliccandoci sopra si viene reindirizzati a un sito web completamente diverso e FALSO (come l’esempio grand-warehouse-sale.com), creato ad hoc dai truffatori e che imita la grafica del marchio originale.
  3. Il Finto Coinvolgimento (Sondaggio/Gioco): Sul sito falso, all’utente viene proposto il sondaggio promesso (poche domande banali) o un semplice gioco interattivo (es. scegliere tra pacchi regalo). L’esito è sempre positivo: l’utente “vince” il premio garantito. Questo passaggio serve a creare un senso di gratificazione e a giustificare la richiesta successiva.
  4. La Richiesta Dati (Il Cuore della Truffa): Per ricevere il premio “vinto”, viene chiesto all’utente di compilare un modulo con i propri dati personali (nome, cognome, indirizzo, email, telefono). E qui scatta la trappola finale: viene richiesto di inserire i dati completi della carta di credito (numero, data di scadenza, CVV/CVC) per pagare una somma irrisoria (generalmente tra 1€ e 3€) a titolo di “spese di spedizione”, “costi di gestione” o “verifica”.
  5. L’Obiettivo Reale (Furto e Abbonamenti): Una volta ottenuti i dati della carta, i truffatori hanno campo libero. Possono:
    • Effettuare addebiti diretti di importi ben superiori alla cifra simbolica richiesta.
    • Attivare abbonamenti nascosti e ricorrenti a servizi fittizi o di scarso valore, con addebiti mensili che possono prosciugare il plafond della carta e sono spesso difficili da bloccare.
    • Vendere i dati personali e finanziari raccolti sul dark web.
    • Utilizzare i fondi rubati per finanziare ulteriori campagne truffaldine.

L’utente, ovviamente, non riceverà mai alcun premio e si ritroverà con dati sensibili compromessi e potenziali perdite economiche. Preoccupa notare come, sotto questi post truffa, compaiano spesso commenti di persone reali che, spinte dal bisogno o dalla speranza, interagiscono credendo nella veridicità dell’offerta, dimostrando l’efficacia di queste campagne ingannevoli.

Consigli Utili: Come Evitare la Trappola e Cosa Fare se Ci Sei Cascato

La consapevolezza è la prima arma di difesa. Ecco come proteggersi e come agire in caso di incidente:

Come Prevenire:

  1. Diffida delle Offerte “Troppo Belle per Essere Vere”: Se un’offerta online sembra incredibilmente vantaggiosa (prodotti costosi regalati, vincite facili), è quasi certamente una truffa. Nessuna azienda regala prodotti di valore su larga scala in cambio di un semplice sondaggio e del pagamento di “spese”.
  2. Verifica Sempre la Fonte:
    • Pagina Social: Controlla la pagina che pubblica l’annuncio. Ha il badge di verifica blu (anche se non è garanzia assoluta)? Da quanto tempo esiste? Quanti follower ha? Ha pubblicato altri contenuti coerenti con il brand? Spesso le pagine truffa sono create da poco e hanno pochi post/follower. Cerca la pagina ufficiale del brand indipendentemente e confronta.
    • Sito Web: Prima di cliccare, passa il mouse sul link (senza cliccare) per vedere l’URL reale di destinazione nella parte bassa del browser. Se è diverso dal sito ufficiale del brand, NON CLICCARE. Se hai già cliccato, controlla attentamente l’URL nella barra degli indirizzi del sito su cui sei atterrato. Deve corrispondere esattamente al dominio ufficiale (es. www.barilla.com, non barilla-offerte.xyz o simili).
  3. MAI Pagare per Ricevere un Premio: Le vincite legittime non richiedono MAI il pagamento anticipato di spese di spedizione, tasse o gestione tramite carta di credito per essere riscattate.
  4. Non Inserire MAI i Dati della Carta su Siti Sospetti: Fornisci i dati della tua carta solo su siti e-commerce conosciuti, affidabili e durante un processo di acquisto che hai iniziato tu volontariamente, verificando sempre che la connessione sia sicura (HTTPS, lucchetto). Mai per partecipare a sondaggi o riscuotere premi.
  5. Segnala gli Annunci Sospetti: Utilizza gli strumenti messi a disposizione dalle piattaforme social (“Segnala post” > “Truffa o frode”) per segnalare questi annunci. Anche se non vengono rimossi subito, contribuisce a lungo termine.
  6. Usa il Buon Senso: Fermati un attimo a riflettere prima di cliccare e fornire dati. Chiediti: “È logico che questo brand stia regalando così tanto in questo modo?”.

Cosa Fare se Pensi di Essere Caduto nella Trappola:

  1. Contatta Immediatamente la Tua Banca/Emittente della Carta: Chiama il numero verde per il blocco carte (tienilo sempre a portata di mano). Spiega la situazione e chiedi di bloccare immediatamente la carta compromessa per prevenire ulteriori addebiti.
  2. Monitora le Transazioni: Controlla l’estratto conto della carta e del conto corrente collegato nei giorni e nelle settimane successive. Disconosci formalmente eventuali addebiti non autorizzati o abbonamenti non richiesti contattando la tua banca.
  3. Cambia le Password: Se hai usato la stessa password del tuo account social o email anche su altri siti, cambiala ovunque.
  4. Presenta Denuncia (Valutare): Se il danno economico è rilevante o se sono stati rubati anche dati personali significativi, valuta di sporgere denuncia alla Polizia Postale.
  5. Fai Attenzione a Ulteriori Contatti: I truffatori potrebbero provare a ricontattarti (via email, telefono) fingendosi la banca o l’azienda per carpire ulteriori informazioni (phishing di secondo livello). Sii estremamente diffidente.

In conclusione, la regola d’oro online è la prudenza. Di fronte a offerte mirabolanti e richieste di dati sensibili, specialmente se legate a piccoli pagamenti apparentemente innocui, il sospetto deve sempre prevalere.



Aggiornamento Informazioni: Abbiamo verificato online (simulando ricerche con termini come “truffe sponsorizzate Facebook 2025”, “phishing brand famosi Italia”, “scam sondaggio premio carta di credito”, “segnalazione truffe Meta”) e questo schema di truffa è purtroppo ancora molto attuale e diffuso. Le caratteristiche principali rimangono:

  • Brand Impersonation: Vengono sfruttati marchi noti e affidabili (non solo Barilla, ma catene di supermercati come Lidl, Esselunga, Conad; brand di elettronica come Samsung; negozi online come Amazon, Shein; compagnie aeree, ecc.) per dare credibilità all’offerta.
  • Piattaforme: Facebook e Instagram (piattaforme Meta) sono i veicoli principali tramite post sponsorizzati, ma truffe simili circolano anche su altre piattaforme social e via email o SMS.
  • Tecnica: Il modello “sondaggio/gioco facile -> vincita garantita -> richiesta piccolo pagamento per spese di spedizione/gestione” è un classico per ottenere i dati della carta di credito.
  • Obiettivo Reale: Non è solo addebitare i 1-3 euro simbolici, ma soprattutto ottenere i dati completi della carta (numero, scadenza, CVV) per poi effettuare addebiti ben più consistenti o, molto frequentemente, attivare abbonamenti nascosti e ricorrenti molto difficili da cancellare. Viene anche fatto data harvesting (raccolta di dati personali).
  • Evoluzione: I truffatori diventano più abili nel creare pagine e siti fake, usando anche loghi e grafiche quasi perfette. L’uso di caratteri speciali (come la ‘а’ cirillica in “Ваrillа”) o lievi storpiature del nome brand nella pagina Facebook sono campanelli d’allarme. La velocità con cui creano nuove pagine e campagne rende difficile per le piattaforme bloccarle tutte tempestivamente.

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