Per chi ha fretta:
Diversi gestori di SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale), tra cui InfoCert, stanno introducendo un canone annuale per l’utilizzo del servizio, seguendo un trend avviato da altri provider. Questo implica che l’accesso all’identità digitale, finora gratuito per molti, richiederà un costo di circa 6 euro all’anno a partire da luglio 2025 per i rinnovi. L’articolo esplora questa evoluzione, le implicazioni per i cittadini e offre consigli su come gestire il proprio SPID in questo nuovo scenario, inclusa la possibilità di cambiare gestore o recedere dal contratto.
SPID a Pagamento: Un Nuovo Scenario per l’Identità Digitale in Italia
Il Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID), strumento ormai indispensabile per l’accesso ai servizi online della Pubblica Amministrazione e non solo, sta attraversando una fase di significative trasformazioni. Dopo anni di disponibilità gratuita da parte di molti identity provider (gestori dell’identità digitale), si sta consolidando la tendenza all’introduzione di un canone annuale per l’utilizzo del servizio. Questa evoluzione, già avviata da alcuni operatori, vede ora anche InfoCert, uno dei principali gestori in Italia e parte del gruppo Tinexta, annunciare l’applicazione di un costo per i propri utenti.
La decisione di InfoCert, che si allinea a quanto già fatto da altri attori sul mercato (Aruba), prevede un canone annuale di 5,98 euro IVA inclusa (corrispondente a 4,90 euro più IVA). Questa nuova tariffazione entrerà in vigore a partire dal 28 luglio 2025, e verrà applicata in occasione del rinnovo annuale del contratto con InfoCert. È importante sottolineare che il rinnovo non sarà automatico: InfoCert invierà comunicazioni personalizzate ai propri clienti in prossimità della scadenza, fornendo tutti i dettagli sui costi e le tempistiche.
Questo cambiamento solleva interrogativi importanti sul futuro della gratuità dello SPID e sull’accessibilità della digitalizzazione per i cittadini. L’ipotesi che la richiesta di un canone annuale possa diventare una prassi consolidata per tutti i gestori è concreta, portando a una potenziale “monetizzazione” di un servizio che molti consideravano un diritto acquisito per l’accesso alla cittadinanza digitale.
Il Contesto dell’Identità Digitale nel 2025: Verso un Modello Sostenibile?
Nel 2025, il tema dell’identità digitale è al centro del dibattito europeo, con l’avanzamento del progetto dell’European Digital Identity Wallet (EUDIW). Questo portafoglio digitale europeo mira a fornire ai cittadini un’identità digitale transfrontaliera, sicura e interoperabile, che possa affiancare o eventualmente integrare gli attuali sistemi nazionali come lo SPID. L’introduzione di canoni da parte dei gestori di SPID in Italia si inserisce in un contesto più ampio di ricerca di sostenibilità economica per i servizi di identità digitale. I provider, che hanno investito nella creazione e gestione di infrastrutture complesse per garantire la sicurezza e l’affidabilità dello SPID, potrebbero ora cercare di recuperare parte di questi costi attraverso un modello di business basato su abbonamenti. Questa tendenza potrebbe anche accelerare la riflessione sulla gratuità o meno dei servizi essenziali legati all’identità digitale, e sul ruolo dello Stato nel garantirne l’accesso universale. Il confronto tra i modelli di finanziamento pubblici e privati sarà cruciale per definire il futuro dell’identità digitale in Europa e in Italia.
Consigli per Gestire lo SPID e Rimedi se non si è d’Accordo
Di fronte all’introduzione di un canone per lo SPID, i cittadini hanno diverse opzioni per gestire la propria identità digitale.
Consigli per evitare il problema (o gestirlo al meglio):
- Verifica il Tuo Gestore Attuale: Accertati con quale identity provider hai attivato il tuo SPID. Le informazioni sul canone si applicano specificamente a InfoCert, ma è utile essere consapevoli delle politiche degli altri gestori.
- Valuta l’Attivazione di un Nuovo SPID Gratuito: Se il tuo attuale gestore richiede un canone e preferisci non pagare, puoi attivare una nuova identità SPID con un identity provider che al momento offre il servizio gratuitamente. Ricorda che è possibile avere più di un’identità SPID contemporaneamente.
- Monitora le Comunicazioni: Presta attenzione alle email o comunicazioni ufficiali del tuo gestore SPID riguardo a costi, rinnovi e scadenze.
- Considera l’Uso Frequente: Se usi lo SPID molto frequentemente, il canone annuale potrebbe essere un costo accettabile per la comodità e la sicurezza del servizio offerto dal tuo gestore attuale.
- Esplora Alternative: Se ritieni che il canone sia eccessivo o che lo SPID non sia più conveniente, inizia a informarti su eventuali alternative future, come l’European Digital Identity Wallet, che potrebbero offrire soluzioni diverse.
Rimedi se non si è d’accordo con il canone o si vuole recedere:
- Non Rinnovare il Contratto: Il modo più semplice per non pagare il canone è semplicemente non procedere con il rinnovo quando InfoCert ti invierà la comunicazione. Il servizio SPID con quel gestore verrà disattivato alla scadenza annuale.
- Attiva un Nuovo SPID: Prima che il tuo SPID attuale scada o se vuoi interrompere il servizio con InfoCert, attiva un nuovo SPID con un altro gestore che non preveda un canone. Questo ti permetterà di mantenere la tua identità digitale senza interruzioni.
- Recesso Formalizzato: Se desideri formalizzare il recesso dal contratto con InfoCert prima della scadenza o per avere un registro scritto della tua decisione, puoi farlo tramite:
- PEC (Posta Elettronica Certificata): Invia una PEC all’indirizzo revoca.spid@legalmail.it.
- Raccomandata A/R: Invia una raccomandata con ricevuta di ritorno a InfoCert S.p.A., – Direzione Generale e Amministrativa – Piazzale Flaminio 1/B 00196 Roma.
- Contatta il Supporto Clienti: Per chiarimenti o assistenza sulla procedura di recesso o per informazioni sui costi, puoi consultare il sito ufficiale di InfoCert (infocert.it), utilizzare la web chat di assistenza, o chiamare il call center al numero 049 78 49 360.
In un panorama digitale in evoluzione, è fondamentale che i cittadini siano informati e proattivi nella gestione della propria identità digitale, scegliendo l’opzione che meglio si adatta alle proprie esigenze e al proprio budget.
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