Le truffe online e telefoniche continuano a evolversi, sfruttando l’autorevolezza delle istituzioni pubbliche per colpire i cittadini. Una delle tecniche più insidiose degli ultimi tempi vede i truffatori impersonare funzionari di enti come l’Agenzia delle Entrate, l’INPS o persino la Guardia di Finanza, inducendo le vittime a recarsi con urgenza presso sportelli bancomat o uffici postali per effettuare bonifici o giroconti, con la scusa di regolarizzare posizioni fiscali, ricevere rimborsi o evitare presunte sanzioni. L’obiettivo è chiaro: sottrarre denaro con la complicità inconsapevole della vittima, manipolata attraverso paura e urgenza.

Per chi ha fretta

Circola una truffa telefonica dove un sedicente funzionario pubblico (spesso Agenzia delle Entrate, INPS) contatta la vittima chiedendo di recarsi urgentemente a un bancomat o ufficio postale per effettuare un bonifico o giroconto per regolarizzare una situazione fiscale o ricevere un rimborso. Si tratta di un raggiro per rubare denaro. Nessun ente pubblico richiede mai operazioni urgenti al telefono tramite ATM/sportello. Diffida sempre, non seguire istruzioni telefoniche per transazioni e verifica sempre l’autenticità della comunicazione tramite i canali ufficiali dell’ente. In caso di truffa subita, blocca subito i conti/carte e denuncia alla Polizia Postale.

Il Modus Operandi: Manipolazione e Urgenza

La truffa si articola generalmente attraverso una telefonata con cui un criminale, presentandosi con nomi e qualifiche fittizie ma altisonanti (ad esempio, “dottore” o “dirigente”), contatta la potenziale vittima. Il tono è spesso formale ma pressante, creando un senso di allarme e preoccupazione. Le motivazioni addotte per la presunta urgenza sono varie e studiate per generare ansia:

  • Presunte Irregolarità Fiscali: Viene comunicato un problema con la posizione fiscale del cittadino, arretrati non pagati, o errori nella dichiarazione dei redditi che richiedono una regolarizzazione immediata.
  • Rimborsi Urgenti: Al contrario, a volte viene prospettato un rimborso consistente da ricevere, ma per il quale è necessario eseguire una procedura “urgente” allo sportello automatico per “sbloccare” l’accredito.
  • Cartelle Esattoriali o Sanzioni Imminenti: Viene minacciata l’emissione di una cartella esattoriale o l’applicazione di sanzioni salate se non si provvede immediatamente a un pagamento.

Il finto funzionario istruisce la vittima, guidandola passo passo al telefono mentre questa si trova presso uno sportello bancomat o all’interno di un ufficio postale. Le operazioni richieste non sono mai complesse, spesso si tratta di bonifici o giroconti, ma vengono dirette verso carte prepagate o conti correnti intestati ai truffatori o a prestanome. Viene fornito un codice da digitare, presentato come riferimento pratica o codice sblocco, che in realtà corrisponde ai dati della carta su cui effettuare il versamento fraudolento.

Per aumentare la probabilità di successo, i truffatori arrivano a raccomandare alla vittima di non fidarsi degli impiegati degli uffici postali o del personale di banca e di essere evasivi o addirittura mentire sulla natura dell’operazione che stanno compiendo, per evitare che il personale sollevi sospetti e mandi a monte il raggiro. Questa tattica dimostra la scaltrezza e la perfidia di questi “artisti” della truffa.

Nonostante i sistemi di allerta e l’attenzione degli operatori (come in un caso finito bene accaduto in Sardegna, dove l’intuito di un’impiegata postale ha salvato le vittime), purtroppo molte di queste truffe vanno a segno, causando perdite economiche a volte ingenti per i cittadini raggirati. La Polizia Postale e delle Comunicazioni è attivamente impegnata nelle indagini per identificare e contrastare questi gruppi criminali.

Come Riconoscere ed Evitare la Truffa del Finto Funzionario

Rimanere vigili e informati è la difesa principale contro questa tipologia di frode:

  • Diffida delle Richieste Telefoniche di Operazioni Urgenti: Nessun ente pubblico italiano (Agenzia delle Entrate, INPS, Comuni, ecc.) contatta i cittadini telefonicamente per richiedere di recarsi con urgenza presso uno sportello automatico o un ufficio postale per effettuare pagamenti o bonifici legati a regolarizzazioni fiscali o rimborsi.
  • Nessuna Istituzione Chiede Dati Sensibili al Telefono: Agenzia delle Entrate, INPS e altri enti non richiedono mai telefonicamente informazioni personali dettagliate, coordinate bancarie complete, codici PIN, password o credenziali di accesso per operazioni fiscali o amministrative.
  • Verifica Sempre l’Autenticità della Comunicazione: Se ricevi una telefonata sospetta da qualcuno che si spaccia per un funzionario pubblico, non fornire alcuna informazione e non seguire alcuna istruzione. Interrompi la chiamata e contatta direttamente l’ente interessato attraverso i canali ufficiali (numeri verdi trovati sui siti web istituzionali, uffici territoriali) per verificare l’autenticità della richiesta. Non utilizzare numeri di telefono forniti dal presunto funzionario.
  • Sii Scettico Riguardo a Minacce o Pressioni Psicologiche: I truffatori cercano di creare panico e urgenza per impedirti di pensare lucidamente. Mantieni la calma e non lasciarti intimidire da minacce di sanzioni o conseguenze legali immediate.
  • Attenzione allo Spoofing del Numero: A volte, i truffatori possono utilizzare tecniche di “spoofing” per far apparire sul tuo telefono un numero che sembra quello ufficiale dell’ente. Non fidarti ciecamente del numero visualizzato, ma verifica sempre tramite i canali ufficiali.
  • Non Condividere Codici o Dati di Carte: Non fornire mai codici di sicurezza, PIN, password o i dati completi della tua carta di credito/prepagata a nessuno per telefono, anche se si presenta come un funzionario pubblico o bancario.
  • Informa il Personale di Banca/Poste: Se ti rechi effettivamente in banca o in un ufficio postale per un’operazione e hai dubbi sulla sua natura, informa apertamente il personale dello sportello. La loro esperienza può essere cruciale per smascherare la truffa.

Cosa Fare se si è Caduti nella Truffa

Se sfortunatamente sei caduto vittima di questa truffa e hai effettuato un bonifico o un versamento:

  • Contatta Immediatamente la Tua Banca/Poste Italiane: Avvisa immediatamente il tuo istituto bancario o Poste Italiane dell’accaduto. Fornisci tutti i dettagli della transazione fraudolenta. Potrebbero esserci procedure per tentare di recuperare i fondi, anche se le probabilità diminuiscono con il passare del tempo, specialmente se il denaro è stato trasferito all’estero o prelevato rapidamente.
  • Blocca Carte e Conti Correnti: Se hai fornito dati della carta o del conto, richiedi il blocco immediato per prevenire ulteriori operazioni fraudolente.
  • Raccogli le Prove: Conserva il numero di telefono del truffatore (se disponibile), l’orario della chiamata, i dettagli della transazione effettuata, l’IBAN o il numero della carta su cui hai versato il denaro, e qualsiasi altra informazione utile.
  • Presenta Denuncia alla Polizia Postale: Recati il prima possibile presso un ufficio della Polizia Postale e delle Comunicazioni o utilizza il loro portale online per presentare una denuncia formale. Fornisci tutte le prove raccolte. La denuncia è fondamentale per avviare le indagini penali.
  • Segnala l’Accaduto all’Ente Impersonato: Informa l’Agenzia delle Entrate (o l’ente che è stato impersonato) dell’accaduto. Possono utilizzare queste informazioni per emettere avvisi e rafforzare le loro contromisure.
  • Monitora Attentamente i Tuoi Conti: Nei periodi successivi, controlla con estrema attenzione i movimenti sui tuoi conti correnti e carte per individuare eventuali altre attività sospette legate alla truffa.

La collaborazione tra cittadini attenti, personale degli sportelli e forze dell’ordine è fondamentale per contrastare queste frodi sempre più sofisticate che cercano di sfruttare la fiducia nelle istituzioni e la paura delle conseguenze legali o fiscali.

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