La Corte di Cassazione ha emesso una significativa sentenza riguardante l’utilizzo di messaggi scambiati su una chat privata WhatsApp come motivazione per un licenziamento disciplinare, stabilendo l’illegittimità del provvedimento e ordinando il reintegro del lavoratore. Il Contesto della Vicenda I fatti risalgono al 2018, quando un operaio di un’azienda fiorentina fu licenziato a seguito della…