

Per Chi Ha Fretta Sui social network, in particolare Facebook, molti gruppi pubblici utilizzano nomi istituzionali (come “Polizia Postale”) senza essere affiliati alle vere Forze dell’Ordine. Questi gruppi, privi della spunta blu di verifica, diventano trappole per la privacy. Gli utenti, pensando di denunciare una truffa o chiedere aiuto, postano apertamente dettagli estremamente sensibili: nome,…

Per Chi Ha Fretta Il Garante per la protezione dei dati personali ha emesso un avvertimento d’urgenza contro la società statunitense ICF Technology, gestore di un sito che diffonde illegalmente video intimi e immagini rubate dalle telecamere di sicurezza domestiche di privati cittadini italiani. L’Autorità ha ribadito che la diffusione di questi contenuti, spesso a…

Per chi ha fretta Riprendere o fotografare qualcuno senza il suo consenso in Italia può portare a gravi conseguenze legali, che vanno oltre la semplice pubblicazione. Anche se ci si trova in un luogo pubblico, insistere nel filmare qualcuno che si è opposto può essere un reato di molestia o, se la condotta è ripetuta,…

Se siete testimoni di un reato e decidete di registrare l’evento per documentare le prove, è importante agire con prudenza, rispettando la legge italiana per evitare di incorrere voi stessi in illeciti. In questo articolo vi spieghiamo passo passo come comportarvi, basandoci su norme penali, di procedura e giurisprudenza consolidate. Ricordate però che questo testo…

Per chi ha fretta Condividere la foto del profilo WhatsApp di un’altra persona senza il suo esplicito consenso è un reato di trattamento illecito di dati personali, punibile penalmente. Lo ha stabilito una recente sentenza della Corte di Cassazione, sottolineando la particolare gravità del fatto quando l’immagine ritrae anche un minore. Questa decisione ha importanti…

Per chi ha fretta La diffusione non consensuale di immagini e video intimi è un reato grave e in crescita, che non riguarda solo i personaggi famosi ma chiunque. Spesso, questi contenuti vengono rubati da dispositivi, account cloud o persino da telecamere di sorveglianza domestiche, per poi essere condivisi su chat, social e canali Telegram.…

Facebook, la piattaforma social più diffusa, sta introducendo un cambiamento significativo nelle impostazioni dei profili personali. In una mossa che segna un’ulteriore evoluzione del social network verso un modello ibrido tra uso privato e creazione di contenuti, gli utenti con follower pubblici stanno ricevendo notifiche che richiedono una scelta: passare alla modalità professionale o perdere…

Per chi ha fretta È fondamentale sapere che le conversazioni con chatbot di intelligenza artificiale generativa, come ChatGPT, non godono di alcuna protezione come il segreto professionale tipico delle comunicazioni con avvocati o medici. Ciò significa che i dati scambiati possono essere memorizzati e persino usati in contesti legali, a meno di impostazioni specifiche sulla…

Per chi ha fretta: Meta sta riproponendo agli utenti europei di Facebook e Instagram la scelta tra un abbonamento a pagamento, che elimina le inserzioni pubblicitarie, e l’utilizzo gratuito delle piattaforme con la visualizzazione di annunci. Questa dinamica, spesso definita “Pay or Consent”, solleva questioni importanti sulla privacy e l’utilizzo dei dati personali, ed è…