Dopo ondate di truffe legate a finte vincite di e-bike o altri prodotti di valore, il mirino dei cybercriminali sui social media si sposta ora su offerte di articoli sportivi a prezzi incredibilmente bassi, sfruttando l’immagine di brand molto noti come Decathlon e The North Face. Questa tipologia di frode si diffonde principalmente tramite post…
Le promesse di facili guadagni o regali allettanti continuano a essere uno degli ami preferiti dai cybercriminali sul web e, in particolare, sui social media. Una delle truffe più diffuse e persistenti su piattaforme come Facebook è quella dei falsi concorsi “Condividi e Vinci”, che attirano centinaia di utenti con l’illusione di ottenere prodotti di…
Per chi ha fretta Vedi un’offerta imperdibile su Facebook (moda, gadget, etc.)? Attenzione alle truffe! Prima di acquistare su un sito esterno linkato dal social, verifica sempre la sua affidabilità. L’intelligenza artificiale (AI) può dare un piccolo aiuto (es. riassumere recensioni online, analizzare testi del sito), ma non è uno strumento infallibile e non va…
Per chi ha fretta Condividere messaggi d’allarme non verificati sui social network (Facebook, WhatsApp, X, etc.) è pericoloso: può scatenare panico ingiustificato nella comunità, sovraccaricare inutilmente i servizi di emergenza (come il 112) e, in alcuni casi, persino configurare il reato di procurato allarme, punito dal Codice Penale italiano (Art. 658). Prima di inoltrare o…
Per chi ha fretta Le truffe sugli affitti sono un fenomeno diffuso, che colpisce soprattutto chi cerca casa rapidamente, come studenti e lavoratori fuori sede. I truffatori si spacciano per proprietari (spesso all’estero) o agenti immobiliari fittizi, clonando annunci reali o inventando agenzie “fantasma”. Chiedono caparre o pagamenti anticipati per appartamenti inesistenti, non disponibili o…
Per chi ha fretta È in corso negli USA una battaglia legale cruciale tra l’autorità antitrust (FTC) e Meta. L’accusa è di monopolio nei social media, ottenuto acquistando Instagram e WhatsApp per soffocare la concorrenza. Se Meta perdesse, potrebbe essere costretta a vendere le due app. Il processo è complesso, attualmente in corso nelle aule…
Per chi ha fretta L’Unione Europea sta esaminando attentamente Meta AI, l’assistente di intelligenza artificiale integrato in WhatsApp, Instagram e Facebook. Le autorità nutrono dubbi sulla conformità di questa funzione con le normative europee sulla privacy (GDPR) e sull’intelligenza artificiale (AI Act), in particolare riguardo all’uso dei dati, alla trasparenza e alla mancanza di un’opzione…
Per chi ha fretta Meta sta utilizzando i contenuti pubblici (post, foto, video, commenti) degli utenti europei su Facebook, Instagram e Threads per addestrare i propri modelli di Intelligenza Artificiale generativa (come Llama). Questa pratica si basa sul principio legale dell’”interesse legittimo” secondo il GDPR, ma è controversa. Gli utenti hanno il diritto di opporsi…
Meta sta sostituendo i fact-checker professionisti (usati dal 2016) su Facebook, Instagram e Threads con le “Note della Comunità”, un sistema dove gli utenti possono aggiungere contesto ai post (simile a X/Twitter). Il cambiamento è iniziato negli USA (Aprile 2025) e arriverà presto nel resto del mondo. Meta afferma che serve per ridurre le accuse…